Mi è capitato di recente di ritrovarmi, quasi per caso, in un luogo romano che riconcilia, chi come me fa anche formazione per gli adulti, con il proprio lavoro e con le pratiche di incontro e attivazione per l’apprendimento. Questo è accaduto alcune sere fa, per 4 settimane, quando l’esposo e un gruppo di amici di sempre, si sono iscritti a un corso di approfondimento (sui setting fotografici, il ritratto in studio, l’uso delle luci in interno) proposto dall’Associazione inAutomatico, e condotto, nella loro sede del Pigneto, da Gica, con il supporto del collega Gino. Poiché la sera del primo seminario avevamo in programma con l’esposo di cenar fuori, da Betto e Mary che è lì vicino, i formatori ed ospiti mi hanno accolta in via amichevole come uditore al seminario.
Bellissima e devo dire inaspettata ottima esperienza. Di ascolto, di condivisione, di cura del significato delle cose per quelli che eran lì, di attivazione di pensieri ed energie. Così ci sono tornata, e penso di associarmi presto, pur non essendo una fotografa, per il piacer di imparare lì con loro in modo così bello, fuori dai canoni accademici e dentro invece a un fulcro di passione.
Per la fotografia, senz’altro, ma soprattuto per chi impara, sperimenta, si confronta, apprende e dona il proprio contributo a un gruppo.
Cos’è che ha reso tutto un po’ speciale?
L’autentica e decisa inclinazione a vedere che le persone che sono lì si sentano capaci e libere di esprimersi, la cura per le cose da scambiare fra un seminario e l’altro, il bel carattere gioioso e ricco di Gica e Gino, la sede funzionale pur nel suo essere spartana.
La libertà di essere con gli altri, di stare ad imparare senza che chi ci insegna passi per santone. Con le risposte che sanno essere liberatorie e, prima ancora che qualcuno faccia una domanda, l’intuito nel vedere cosa serve a chi migliora, si fa più esperto, ma non conosce il mondo che ruota intorno a tecnica e passione.
Io devo proprio ringraziarli: per quello che ho imparato (e spero di imparare), per l’accoglienza di ciascuno@, per la puntuale indicazione dei tranelli e per le dritte da utilizzare quando si fotografa, per aver fatto vivere dei set senza nessuna rigida espressione di aprioristica eccellenza, usando il set e gli strumenti e le persone come si fa quando si mettono le mani in pasta per tirar fuori da ciascuno la sua forma. In questo caso la sua foto–
E poi per essere nel centro di un quartiere dalla parte meno snob, quella coi gruppi di immigrati e gli studenti alle fermate. Dandoti la certezza che ci vivi per davvero, a Roma, e Roma è una fotografia scattatile dovunque, anche senza nemmeno un monumento in giro.
Ecco, io vorrei che questo fosse sempre, quando ci si ritrova a far formazione. Senza gli slogan ad effetto, senza le rigide scalette. Con l’esperienza di chi porta e la passione di chi aspetta e poi fa insieme. Fare con.
Allego sotto la loro storia associativa, che è storia di passione che si fa ricerca. Se avete tempo, provate ad incrociarli, vale il tempo. E porta gioia. E dopo, il desiderio di far meglio, di essere scatto bello.
Grazie anche qui a Gino, a Gica, ed tutta quanta la passione che hanno dentro.
Peraltro, meriterebbero davvero che qualcuno finanziasse tanto impegno.
In rete, li trovate: Giancarlo Gica, Gino Pandolfi, InAutomatico. Enella loro Page o in gruppo chiuso, dedicato gli Associati.
Qui, nelle foto, momenti di backstage presi da me in iPhone, da dilettante, mentre il bel gruppo lavorava.
La modella nella foto è la deliziosa e simpaticissima Patrizia Mariotti.
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Ecco la storia narrata da loro:
“L’associazione fotografica In Automatico nasce sui banchi di un corso di fotografia,
dallo studio della tecnica fotografica si è creato un gruppo di amici che, con tanta voglia di stare insieme, di imparare e soprattutto di fotografare, ha iniziato ad organizzare uscite fotografiche in gruppo, crescendo in maniera esponenziale giorno dopo giorno.
Nel corso degli anni grazie all’impegno e la voglia di fare,siamo sempre saliti di livello, iniziando ad organizzare workshop tematici, corsi generali e a tema di tutti i livelli e collaborando con professionisti affermati.
Oggi “Inautomatico” è una associazione culturale con una sede propria e una organizzazione interna, il gruppo di fotografi sulla rete conta migliaia di iscritti, è diventata tra le prime associazioni nel panorama della fotografia amatoriale romana, ed è ormai conosciuta in tutta Italia.
Lo spirito dell’associazione nonostante la grande crescita è rimasto invariato, ovvero il poter offrire il meglio a livello qualitativo con spese minime per i partecipanti. Infatti l’associazione, non a scopo di lucro, è sempre riuscita ad organizzare eventi di grande livello qualitativo, con fee di ingresso limitate per gli associati, sufficienti però a rientrare delle spese sostenute.
Abbiamo avuto importanti partner (quali Nikon School tanto per citarne uno) ma oggi stiamo lavorando oltre a consolidare gli importanti rapporti si lavora puntando sempre più in alto per averne di nuovi.
Anche con importanti collaborazioni, il nostro spirito resta il medesimo, parlare di fotografia per approfondirla e diffonderla, con un solo obiettivo finale, il più difficile: diffondere la cultura fotografica per poter utilizzare la macchina fotografica con sempre maggior consapevolezza.”