(Photo by Riccardo Vinci)
Il quartiere in cui vivo è a misura di persone che amano fare. E la strada in cui passo le ore al mattino è piena di storie che resistono al tempo di crisi che siamo, e di storie che sfidano la stanchezza di un oggi che fatica a trovarsi.
Proprio oggi siamo stati a vedere, con Riccardo, condividere e stringere nell’impronta dell’occhio che fotografa e ascolta, una nuova realtà che si è schiusa da poco, dietro il vetro di colori che passano di Berta Filava. Di lei voglio dire fra un po’, qualche giorno. Ma lo sguardo ha potuto posarsi e giocare grazie a Sergio, un artista che da sempre lavora e propone nel mio stesso quartiere, nei metri di strada che si stanno di nuovo animando, dopo i segni pesanti di crisi degli ultimi mesi.
Sergio Falco lavora col cuoio, ne incide perimetro e spazio di pelle, e realizza lavori preziosi, molto amati da chi porta con sé la bellezza del cuoio, e più spesso capaci di ornare con grazia elegante, e con forza di tratto, chi si porta in due ruote con passione e una storia.
Con Sergio c’è un sorriso che passa quasi ogni mattino, ci incrociamo nell’ora più presta nel caffè qui di fronte. Ha la cosa bellissima di sorridere sempre, di non essere mai sovrastato dagli umori che possono farsi più grigi se pensiamo a tutto quello che abbiamo da tenere e vedere in questa Roma che è sorda al voler stare bene per tutti.
Ci siamo conosciuti negli anni, e stamane ci ha chiamati, con Riccardo, a passare da Berta Filava, per viver con loro un momento un po’ magico di vita che cresce in quel nuovo negozio (lo vedremo fra un po’ anche qui).
C’era stato però un bellissimo incontro recente con Sergio, quando siamo passati a “sentire”, “rubare” e scoprire, con Riccardo, i più di 300 tatuatori (e i moltissimi e intensi tatuati) che si sono riuniti da poco al Palazzo dei Congressi di Roma.
Lì ho scoperto che il progetto di Sergio di aprire una Scuola, di portare quel che passa nei giorni, da tanto, dal suo studio d’artista a un gruppo più ampio, è nato e si è fatto più grande. Metto in foto le info per chi li volesse scoprire, questi corsi un po’ magici, per avere fra le mani quell’arte così delicata che fa essere cosa preziosa la pezza di cuoio, la pelle che ciascuno riporta su pelle e su corpo. Le borse, le selle, gli ornamenti che sono ogni volta la traccia che è unica e sola di un sentire, di un progetto d’artista, o persona, che apprende e fa proprio.
Ma la cosa più bella è stata vedere che Riccardo, con lo scatto che ha chiesto di poter riportare, conosceva, svelava, ritraeva l’artista che segnava lì in mezzo, fra le pelli tatuate e i colori dei corpi.
Ecco quindi, condivido qui quello che ho visto ed amato, anche nella speranza che qualcuno, qui in rete, possa dare una mano a far sì che quest’arte così delicata e legata al sapere delle dita e degli occhi possa un giorno magari trovare il suo posto anche lì dove i corsi si fanno più ampi con l’aiuto e lo spazio di Accademie e Atelier.
Auguri alla mano fatata di Falco 🙂 e grazie di fare questo pezzo di strada, a dispetto dell’Ama che la invade con i suoi cassonetti, un po’ meno silenziosa e dolente per il tempo di crisi che siamo.
Si sta rianimando, ci sono attività che resistono, le nuove che sorgono, lo studio che è mio e di Riccardo, lì in mezzo. E di questo, sono molto felice.