E’ solo la fine del mondo– Mi succede spesso, a un certo punto dei percorsi di personal coaching, di sentire che c’è un libro, o un film, che può essere una chiave di volta per aprire l’orizzonte di una consapevolezza più ampia di quello che la persona si sta dicendo. Ultimamente questo mi è accaduto, a proposito di ascolto non giudicante, a partire dal film “E’ solo la fine del mondo”, film che avevo visto da poco e amato molto. Le immagini struggenti, e la dolorosa rivincita del silenzio sulle parole, e delle parole sul silenzio, costruiscono, nel film, una proposta assai difficile da tener fra le dita eppure straordinariamente pertinente. Dire la vita, dire il dolore. Mettersi in ascolto e riporre le parole. Non forzare, non forzarsi, sforzarsi e ospitare. Ospitare l’impossibilità, a volte, del dialogo, e sopravvivere a questo con moltissimo amore. Se c’è un film che conservo, di questi mesi, è questo. #ascoltaminongiudicante


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