Un duetto spontaneo e non autorizzato
QUAE DE ASSOLUTO Sciortio foa da o porton da so galante o l’anava a sonà o campanello da porta do bordello. (gianni priano, 2012) (VOGLIA
Una seduta scomoda
Come se fossimo seduti sul risvolto di una giacca posata a respirare allo schienale di una sedia di legno che guarda la finestra nel suo
Amore [in sanatorio]
Che uno poi guarda: le cose dentro, o una, e le apre, e poi le rompe. E le interrompe, come farebbe un cieco che stia
Cinguettare a dirotto
Mi batte forte il cuore lo senti dire e ti rimbomba due volte nello spazio di dieci ore E ti ritorna dai versi e poi
Il cartaceo del tempo
A volte ci si stupisce di se stessi a prendersi quel lusso di impiegare un tempo cartaceo per rispondere a una mail, od a più
Libri rari
Vorrei leggere libri che non apro da anni, per esempio Malina. E mi accorgo, se penso, che sono lo stesso il terzo uomo e il
L’educazione delle fanciulle
Perdersi. E come ci si perde? Cosa si sperde? Essere un piccolo rigagnolo, una fuoriuscita, un gorgo, un gioco erotico di pioggia d’oro che innamora.
Campus stellae
La perdita di sguardo che dirama e si fa fitta al varco fondo della notte di Natale. La pelle che sfiorisce al mondo
Mercanti di rose
Sento che camminare fiato al collo non è né erotico né bello. E’ l’orbo mondo antico che ha due buchi nel cappuccio ed uno squarcio giusto al
La signorina Kan
(un racconto interminabile)
Appunti
1) La caramella Mu. E poi ti chiedi come l’arequipe congiunga le due infanzie. La tua, incartata bianca, Elah, la sua che è quasi fatta in
Eco e Narciso
Presa arresa fra i saldi che vanno a Natale, per strana, controversa, scontrosa irruenza del tempo nel tempo, una vestaglia grigia. E’ quasi un tubino,
After effects
Qualcosa di intoccabile, come un minuscolo spavento. Un sogno diurno, in semiluce. Una fatica che si fa estenuata, uno scomodo cuscino di silenzio. Santamaria nei cinema
Occupy the dreams
La piccola insistente rivolta degli omuncoli come rivoltanti presenze che si infilano nell’incubo notturno che dal quotidiano svetta e irrompe. Come emissari di un inconscio
BergasseStress
al termine di una lunga terapia analitica si ha l’impressione che si sia trattato, in qualche modo, di un lunghissimo sogno, dimorato nella quiete burrascosa
La piccola fiammiferaia
(la mia analista, a volte, sembra la piccola fiammiferaia, solo che scalda i fuochi per noi, e non per sé–) (il mio analista