Mai come nell’ultimo anno, mai come in questi ultimi mesi, ho riscoperto i sentimenti di gioia e sicurezza legati allo scambio di idee, al pensiero di battaglie comuni, alla passione della convivenza quotidiana nelle cose, grazie alla brutalità dei cambiamenti sociali in atto in Italia e nel mondo.
Mai come in questi mesi i momenti di sdegno, di timore, di rabbia, si sono disposti a diventare sentimenti d’amore per la possibilità di riscoprire prossimità, possibili vicinanze, desideri che anche nella differenza si tengono per mano.
Sono di questo quindi grata, in particolare alle amiche e agli amici, alle compagne e ai compagni, con i quali mi sono confortata e dai quali e dalle quali ho ricevuto un continuo allargamento delle prospettive di sentimento e di ragione.
Inoltre, non di meno, la stessa gratitudine professionale va ai coachee e alle coachee, giovani e meno giovani, con i quali e con le quali ho potuto lavorare a studio e a distanza nel rispetto reciproco e con l’impegno e la volontà di costruire per ciascun@ il bene, privilegio che devo a loro e ai metodi scelti.
Ho una gratitudine grande per i maestri e colleghi e colleghe con cui ci sono stati progetti e azioni, sempre ricchi, stimolanti e aperti. Ed un particolare un grazie sento di dovere alla Redazione tutta di Formazione&Cambiamento, che mi ha accolta quest’anno costituendo uno dei luoghi più interessanti ed etici di confronto e scambio professionale, politico e umano.
Ancora un grazie per la gioia allo Spazio Psicanalitico di Roma per aver ospitato, nel convengo di giugno, un mio testo in mezzo alle opere, tutte bellissime, scelte e interpretate in versione teatrale da Rosamaria Caputi e da Ninfa Delicato.
In modo più politico, ancora un grazie devo quest’anno allo schieramento che ha portato alla elezione di Amedeo Ciaccheri alla Presidenza dell’VIII Municipio di Roma, e a tutti i compagni ed amici del Circolo Enrico Berlinguer di Tormarancia e del Circolo Ardeatina, per la militanza, gli “scontri” e gli incontri che abbiamo vissuto. E per aver tutti riportato il nostro Municipio fuori dal perimetro di governo locale che lo aveva malamente trasformato e occupato. E a quelli e quelle con cui oggi avviamo i lavori del Comitato di Azione Civile Società aperta Roma 6 – Declinare la parola amore.
Ma più in generale, come militante e cittadina, un grazie alla Presidenza della Repubblica che, come le forze all’opposizione, testimonia per tutti il rispetto delle Istituzioni e del dettato costituzionale, accompagnando questo a un sensibilità umana straordinaria. Alla rete Di.Re, alla Casa Internazionale delle donne di Roma, e a #NonUnadiMeno per quanto fatto ogni giorno per le donne e con le donne.
Un grazie a Matteo Renzi e ai compagni e compagne, ospiti, ragazzi e ragazze presenti alla Leopolda9, per aver creato quest’anno un momento di intensa passione, e di consapevolezza del tanto e tanto da fare. A Roberto Giachetti e ad Anna Ascani per rappresentare oggi, in questo scorcio d’anno che si apre al nuovo, una ipotesi concreta di riflessione a me vicina in vista delle primarie e del congresso PD.
Insieme a tutti i grazie precedenti, infine, uno ancora più grande, per prossimità di quotidiano leggersi e incontrarsi, a tutti gli amici ed amiche nei social, per i tantissimi stimoli ricevuti nel pensare e migliorarmi e conoscere: moltissimo amore e gratitudine per i gruppi di poesia, letterature e critica che frequento in rete, per i piccoli e medi editori, i giornalisti e le giornaliste, che hanno nel loro insieme reso migliore, ed in qualche caso possibili, le mie letture e le piccole cose a cui lavoro scrivendo.
E per tutti e tutte quelle che fotografano, scrivono, leggono, sentono e vivono, incrociando e lasciandosi incrociare con la loro militanza di presenza e commento.
Non è stato un anno semplice, per nessuno credo, l’augurio è quindi che si possa attendere, per il prossimo, un anno migliore. Un anno di ritorno ai valori della democrazia, del rispetto, della verità dei dati, della vicinanza attiva, della speranza operativa. Facendo fronte comune per il superamento delle parole di odio e discredito e offesa, che così tanto avvelenano la comunicazione sociale e personale a quasi tutti i suoi livelli.
Auguri, davvero di cuore, a ciascuno e ciascuna che passerà da questa pagina, con affetto, desiderio d’ascolto e rispetto, per tutti e per tutto. Per tutto ciò che ci consente di restare umani e andare avanti.