
Qualcosa di intoccabile,
come un minuscolo spavento.
Un sogno diurno, in semiluce.
Una fatica che si fa estenuata,
uno scomodo cuscino di silenzio.
Santamaria nei cinema e in homevideo,
disperanti approssimati esagerati stenti.
Vannucchi, Monicelli, ed il brusio dei corpi,
le femmine la fanno cotta, come il buco in una torta.
La fanno a gas, la bruciano distratte,
nel volo al rallenty di una scomposta sigaretta.
Qualcuno la pazienta, la sua attesa,
non meno carica di scosse di tormento.
E qualcun’altra la sorride, la intraprende,
come una pianticella che sorprenda il vento.