
Come se fossimo seduti sul
risvolto di una giacca posata
a respirare allo schienale di
una sedia di legno che guarda
la finestra nel suo oltre in qualche
modo disperante. Come se avessimo
vent’anni, il sesso che ci incalza, la
sfrontatezza di aspirare immuni
dalla bocca la quiete salva di una
sigaretta. E come non ci passassero
davanti i luoghi del non detto rincorrendoci
in affanno. Così scontassimo il passato non
percorso senza dazio. E siamo pelle scesa
in questo nostro stare, ci tremano un po’
gli occhi se li teniamo a riposare.