Si apre domenica, nell’ambito della Settimana della Santità calabrese, una mostra curata dall’Editore e amico Demetrio Guzzardi dal titolo Santi, santità e santini di Calabria nel Cgiostro della Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, a Roma.
Come ho avuto modo di annotare poco tempo fa, la raccolta di questo ricchissimo repertorio di immagini che testimoniano l’intimità della preghiera per i credenti, ha per me un fascino del tutto speciale.
Quando ne ho visti alcuni a casa di Demetrio, alcuni anni fa, mi ha molto colpito il sentimento che nascondono e la ricchezza di sfumature culturali che esprimono. Nella scelta di associazione fra immagine e preghiera o pensiero votivo, si annida (come in una culla di vicinanza) il portare con sé e il portare nel mondo di modi e sentimenti di religiosità che contengono modi e mondi di legger il sacro e la sua vicinanza protettiva al nostro mondo.
Nella dimensione di fede, a volte, la creazione delle piccole opere di preghiera che ci accompagna è la creazione di un messaggio che ci rassicura e ci racconta a un tempo, nei luoghi delle case, nella preghiera fra le pagine, nel farne dono e luogo di condivisione.
E’ per questo che il lavoro di recupero, archiviazione, conservazione e racconto fatto da Demetrio ha un particolare significato, e consente una riflessione su percorsi e modi, intimi e non, di sentire la fede tanto lontani a volte da essere imperscrutabili.
E’ uno dei lavori biografici più belli che abbia mai visto. Varrebbe la pena di accostarsi ad esso in ottica di lettura dei linguaggi nel mondo, e con intima domanda su come l’immagine e la parola possa essere portarci a stare in un sentimento del mondo che non ci lasci soli. Auguri a Demetrio, che spero di incontrare domani.